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lunedì 30 gennaio 2012

Cuore rosso

Domenica fredda, fredda fredda; niente neve dalle mie parti , siamo sul mare ed è raro vederla  ma il tempo uggioso e cupo ,  il camino acceso spingono a restare in casa, un bel film, una tazza di the bollente e il pomeriggio scorre veloce tra le rosse crocette del free che Niky ci ha regalato......

Allo schema originale ho aggiunto dei particolari , ma non posso dire di più! :-)

Auguro a tutte voi un buon lunedì e una buona settimana!

sabato 28 gennaio 2012

Piccole attenzioni per i miei ospiti

L'idea ce l'avevo in mente già da tempo, ma era una di quelle che non essendo FOLGORANTE , veniva messa nel "cassetto" del LO FARO' prima o poi.

Giovedì scorso al supermercato, nell'angolo biancheria per la casa ho visto queste mini ceste complete di 6 piccoli asciugamani .Il prezzo era decisamente buono e li è scattata la fatidica molla!
Comprati, lavate le lavette,

fatto velocemente un mini ricamo e cucito su un pezzetto di tela dal motivo vagamente provenzale con cui ho foderato l'interno della cestina,

mi sono divertita a realizzare una piccola coccola per i miei ospiti

martedì 24 gennaio 2012

Prove di granny square

Rieccomi qui dopo un po' di giorni di assenza forzata causa guasto i-phone ( Assistenza Apple: Signora ci assicura che il suo cellulare non ha subito un contatto con liquidi?.....io : no , ha avuto un CONTATTO con SOLIDI, il pavimento.....) che mi aveva impedito di usare le foto scattate al mio esperimento di GrannySquare.
Probabilmente la mia incostanza nelle passioni mi accompagnerà fino alla fine, è più forte di me, mi piace sperimentare un sacco di cose ,il guaio è che facendo molto non mi riesce bene nulla...Quando navigo per blog resto incantata nel vedere quanta capacità e bravura c'è in giro ma queste si ottengono solo provando e riprovando, essendo costanti, così da perfezionarsi e ottenere risultati ammirevoli.

A volte me ne faccio un cruccio, mi intristisco a pensare che a causa della mia voracità di imparare cose nuove, non ne farò mai una per bene; sono incostante, mi annoio a fare qualsiasi cosa per più di qualche volta di seguito; devo alternare soprattutto perché i miei occhi non smettono di trasmettere immagini che solleticano il mio cervello e devo provare, lasciare a metà un progetto per iniziarne uno nuovo completamente diverso; sono una incasinata cronica e ogni sforzo che faccio per darmi una regola, un ordine, un po' di rigore, puntualmente va a farsi benedire!

Tutta questa premessa per presentarvi il frutto dell'ennesimo colpo di fulmine che già in realtà si era intravisto  negli ultimi post, la mania per le piastrelle all'uncinetto!

Gomitoli che avevo acquistato un paio di anni fa per farne non ricordo che, tutorial trovato on line, uncinetto n°4 e i primi 5 granny sono nati...il bello dei granny square è che non hai bisogno di avere uno schema sotto gli occhi e quindi è possibile mettere tutto in borsa e crochettare anche quando sei in fila al distributore di metano tanto per dire!
Cosa ne farò ancora non l'ho deciso, sono pazza per le coperte, le blanket tipo questa .
Lo so è un lavoro affatto difficile ma  di pazienza. Forse  questa sarà la volta buona, non mi metto fretta, ho pensato di crochettarne uno ogni volta che mi andrà , li accumulerò piano piano , non sono prodotti a scadenza breve, e anche se salterò il treno di questo trend del momento, nessun problema le mode tornano.....prima o poi no ? ;-)

mercoledì 18 gennaio 2012

Per me la mattina è un trauma toccare il volante gelido ma con i guanti di pelle che normalmente uso ( li adoro, ne ho di tanti colori) è difficile guidare perché seppur in morbida pelle, restano sempre piuttosto rigidi .
Ieri sera sistemato tutto il dovuto, mi sono seduta sulla mia Poang davanti al camino e in un paio di orette li ho tricottati, cuciti e rifiniti.
Cosa?
Questi scaldamani in lana, ho usato un gomitolo di pura lana vergine di colore blu notte, un paio di ferri n°6
e stamattina il volnte non è stato più un incubo!

i fiori sono sempre quelli di LULI 

lunedì 16 gennaio 2012

I fiori e le perle

Sabato mi sono accorta che la vulcanica Luli aveva postato un nuovo progetto free: questi delicati fiorellini a crochet.
Ho subito preso uncinetto e filo per provare a farne uno e me ne sono innamorata ancora di piu' perché sono velocissimi da fare, raffinati e dolci e in 5 minuti ne ho fatti 5 solo per il piacere di farli.
Ieri sera li guardavo e pensavo a come li avrei potuti utilizzare ed averli sempre sotto gli occhi, perciò nulla di meglio di un girocollo, catena oro , un filo di punto catenella intrecciato tra le maglie, qualche perla avorio , un uccellino in gabbia , fiocchetti in pizzo e raso che non guastano mai e via, pronta per essere indossata ....



venerdì 13 gennaio 2012

Un etereo soffione

Quante volte da bambina mi sono divertita a far volare via con un soffio i fiori del tarassaco , comunemente chiamato "soffione". Li troviamo  ad ogni ciglio di strada , ogni giardino, ogni campo ...Quelli che volano via come minuscoli paracaduti, sono in realtà i semini del tarassaco, un ingegnosa trovata della Natura che permette alla pianta di spandere, grazie alla forza del vento,  i suoi "eredi" molto più lontano che  solo cadendo a terra intorno a lei stessa, ....un pò come si fa ora, nelle famiglie non si usa più stare tutti sempre nella stessa casa , nonni , genitori , figli, mariti e mogli dei figli....ma ognuno appena puo' vola via lontano e mette le sue radici da un'altra parte evitando un dannoso sovraffollamento :-))
La designer danese Christiane Dahlbech lo ha disegnato così bene in questo suo libro

che non si può non avere voglia di copiarlo.

Ho iniziato da pochissimo.....la tela è un lino marbled preso qui 
per i filati la cosa è un pò problematica poiché per questi schemi l'autrice propone filati HF e la conversione con i DMC esiste ma non rende al massimo l'effetto .....
Li sto usando ad un solo filo per mantenere l'aspetto etereo della piantina e già mi piace quello che sto vedendo delinearsi!

mercoledì 11 gennaio 2012

Semplicemente chic

Non amo particolarmente il nero ma chissà com'è e come non è, soprattutto in inverno mi ritrovo a vestirmi di questo colore/non colore.
Non mi metto ad analizzare i pro e i contro di questa scelta , diventerebbe noioso questo post, piuttosto vi spiego che amo illuminare il total black con degli accessori che stornino un pò l'attenzione dal colore di base. Mai nulla di troppo acceso perche' il contrasto forte non mi piace , tutt'al più lo riservo all'estate , quindi via libera ai  beige, agli ecrù, ai grigi e agli azzurri polverosi, ocra , terracotta...ieri sera ho rimesso mano ad una vecchia collana di palline rivestite di stoffa BURBERRY , l'ho smontata, riannodata, arricchita con una rosa in nastro di raso nero e il maglioncino di stamattina è allegramente più chic!!


lunedì 9 gennaio 2012

Aria di montagna

Visto che l'inverno ancora non si fa vedere come dovrebbe, io mi sono creata un angoletto che ricorda una baita di montagna. Come avevo sperato, sono riuscita a dedicare qualche ora del pomeriggio di ieri a cucire un cuscino usando il cuore con i cervi di Luli.
Ho usato una stoffa da tappezzeria che avevo acquistato lo scorso gennaio a san Vigilio di Marebbe durante la settimana bianca . Era in attesa da un anno ( ma conoscendo il mio modo di fare, non c'è nulla di cui meravigliarsi! ) ed è perfetta, la pesantezza, il disegno , i colori, ci stanno alla perfezione.
Ho cucito le fasce con l'angolo di 45° ( grazie mille mia preziosissima Fede!!!  ) il retro è il lino ikea e i bottoni sono questi   , ricoperti della stessa stoffa facendo attenzione a far capitare il cuoricino al centro.


Fa coppia con questo altro cuscino che avevo già cucito nei giorni scorsi ma che non avevo ancora postato.
Lo schema è un primitive , velluto liscio rosso ikea per la cornice interna e stoffa tartan per quella esterna. stavolta cucite con la tecnica del patch perché ancora non avevo ricevuto il prezioso consiglio di Fede Countrykitty!

sabato 7 gennaio 2012

Dai boschi innevati, 2 cervi innamorati

Ero stata affascinata dalla dolcezza di questi 2 cervi appena Luli lo aveva proposto nel suo blog qui
; un taglio di canovaccio preso alla scorsa edizione di Vicenza  si prestava a meraviglia per un cuscino dal sapore retrò, 3 matassine di DMC mouliné 304 usato a 6 fili ( e qua un po' mi ha pianto il cuore con quello che costa questo filato....ma il Mouliné mi piace troppo per compattezza, morbidezza e lucentezza) e adesso bisogna assemblarlo. Magari visto che ho davanti a me la domenica , riuscirò anche a cucirlo!

Ma vi sembra normale sperare in una bella giornata fredda, tempestosa, con la pioggia che batte sui vetri, per starsene al caldo davanti al camino con un ricamo da mandare avanti, una bella tazza di thè bollente e biscottini? E invece gennaio, così' come prima dicembre e come novembre, temperature miti, sole, zero pioggia.....mi sento ridicola a desiderare il freddo, io che sono una lucertola impenitente!!! ma non ne posso più, non ci capisco più nulla, per me d'inverno DEVE fare freddo!!!!

giovedì 5 gennaio 2012

Gourmandises

Ieri mia figlia è tornata da Parigi, dove ha festeggiato l'anno nuovo insieme al ragazzo e ad altri amici. Inutile dire che è rimasta entusiasta, Parigi è una bellissima città, io la visitai circa ...una preistoria fa .....in gita scolastica in V ragioneria e vedere le foto che mi mandava , mi faceva tornare alla mente tanti bellissimi ricordi!
Comunque immaginate cosa ho chiesto a Camy di portarmi ? beh, da mesi vedo sui blog francesi i macarons, li fotografano in tutte le pose e c'è da capirli, sono così' fotogenici!! La loro forma , i loro colori, mettono allegria solo a guardarli quindi le ho chiesto di portarmene qualcuno. In rete ho trovato diverse ricette ma francamente la preparazione di questi dolci che mi pare siano un po' a metà strada tra le nostre meringhe ed i dolci di pasta di mandorle, è così' lunga che ti passa la voglia!
Davide, il suo boy, non li ha volti comprare nelle bancarelle che si trovano dappertutto , ma è andato alla Maison du Chocolat e me ne hanno portato una confezione che vi giuro ora faccio fatica a pensare di mangiare ( costano un capitale e poi sono parigini, come si fa ad addentarli e masticarli?? :-)))

In giro per i mercatini di Natale sugli Champs Elysées, hanno poi notato queste sfere tessute con  un filo che ricorda la fibra delle noci di cocco, intrecciato a mò di ragnatela che da un aspetto etereo e leggero.Ricordano per forma e colore i macarons, da usare in mille modi decorativi  e conoscendo la mia passione per queste cose strane , hanno detto all'unisono :- Impazzirà se gliele portiamo! detto fatto, hanno scelto delle nuances di colore nelle mie corde ( tesori!!!) e guardate che carine:

chiuse si presentano come delle mezze sfere

poi usando un uncinetto che si infila nel forellino centrale , si tira ed esce fuori l'altra metà della sfera
Il meccanismo è genialmente semplice e si possono richiudere per riporle senza occupare troppo spazio.


e questo è uno dei modi in cui si possono usare, infilare una lucina e creare una catena luminosa con cui decorare per esempio l'albero di Natale; io ho in mente di comprare un grande vaso di vetro e sistemarle tutte dentro per creare un'originale lampada da salotto, urge un tour all'Ikea!

lunedì 2 gennaio 2012

Lo sapevate che ....

La tradizione vuole che scegliate qualcuno da baciare sotto al vischio. Vi siete mai chieste da dove viene questa romantica usanza?
Vi riporto il testo di un articolo che mi ha tolto la curiosità circa il mito augurale del vischio, scritto da Laura Tosi, che trovate a questo link: http://www.cordelia.it


I Celti favoleggiavano che il vischio fosse nato dove era caduta la folgore, simbolo della discesa della divinità  sulla terra, e vedevano nella pianta il simbolo di immortalità  e rigenerazione. Il vischio affonda le sue radici nella corteccia di alcuni alberi e in questo modo sembra nascere dal cielo anzichè dalla terra: per questo motivo è stata considerata in varie culture una pianta magica. Le sue foglie sono sempreverdi e le sue bacche somigliano a perle; queste ultime si sviluppano nell’arco di nove mesi, come un bambino, e si raggruppano solitamente a tre a tre, numero sacro per diverse culture.
Altro mito celtico legato al vischio era la leggenda di Baldur, figlio di Odino e della dea del matrimonio Frigg. Per sottrarlo all’invidia omicida del genio maligno Loki, Odino raccomandò a tutte le creature di proteggere Baldur, ma dimenticò il vischio. Proprio dal vischio Loki ricavò la freccia per uccidere Baldur. La madre Frigg pianse il figlio e le sue lacrime si tramutarono in perle che da quel tempo ornarono per sempre la pianta.
Nella mitologia greca, il vischio viene associato ad Atena quando viene appellata Igea per le sue capacità  curative. La dea secondo la leggenda utilizza la pianta come panacea per diverse malattie. Plinio il Vecchio tramanda che il Druidi usavano tagliare il vischio (esclusivamente quello di quercia, albero sacro) nel sesto giorno del solstizio d’inverno indossando tuniche bianche e utilizzando un falcetto d’oro. Dopo il taglio i rametti venivano raccolti in un drappo di lino immacolato. La pianta veniva poi utilizzata nelle cerimonie sacre (per propiziare buoni raccolti e protezione del bestiame) e per combattere malattie e epidemie che flagellavano la popolazione. Secondo Virgilio, Enea scese negli Inferi con un rametto di vischio in mano, “ramo d’oro” sacro a Giunone Infera, per poter superare tutte le difficoltà  e tornare sano e salvo nel  mondo dei vivi. Con l’avvento del Cristianesimo si svilupparono altre leggende legate al vischio. In opposizione alla cultura pagana, si raccontava che, in occasione della crocifissione, tutte le altre piante si rifiutarono di collaborare, tranne il vischio, che in questo modo perse i suoi rami per sempre. Anche se un’altra tradizione, in netto contrasto, vuole che invece proprio per il suo nascere dal cielo sia il simbolo di Cristo, in generale la cultura cristiana ripudiò il culto della pianta fino all’epoca vittoriana, quando fu reintrodotto il gesto del bacio sotto al vischio come portafortuna per gli innamorati. La tradizione di appendere il vischio fuori dall’uscio di casa per proteggere l’armonia e la serenità  della famiglia ha origine dalla mitologia celtica: era usanza che qualora due nemici si incontrassero sotto a un vischio avrebbero dovuto deporre le armi e concedersi una tregua. Ha sempre un’origine celtica la leggenda secondo la quale due fidanzati che si baciano sotto al vischio si sposeranno entro un anno, e comunque il suo legame con l’amore e gli innamorati. Era infatti la pianta sacra alla dea dell’amore Freya.


Quindi, concludendo, la cosa principale è baciarsi SOTTO un ramoscello di vischio ed allora  ecco qua finalmente terminato il rametto tratto dalla rivista " Création Point de Croix" ; assemblato in forma di cuore  ( tanto per cambiare... ma è una forma che si presta magnificamente e poi...si parla di amore...) rifinito con un pizzetto vintage, il retro tagliato in una stoffina giapponese regalo di Camilla, un vecchio campanellino che suona alla minima oscillazione.
L'ho appeso sopra la tavola da pranzo , se i miei ospiti di queste sere di festa vorranno approfittare...prego!




02/01/2012

Siamo all'inizio e  la strada è tutta davanti a noi.
Vi auguro e mi auguro che , anche se essa sarà dura da affrontare, con pericoli, insidie e difficoltà,sia tutta in discesa!